Quattro anni senza Lucio Nisi, il “Re delle Notti Milanesi” – un ricordo dell’amico Lino Chirulli
Clemente Nisi, detto Lucio, nasce a Villa Castelli 75 anni fa, precisamente il 27 febbraio 1948 in una famiglia numerosa e povera. Dopo aver conseguito la licenza Elementare, da subito inizia ad impegnarsi nei lavori più svariati, dal garzone di falegnameria al cameriere, dall’operaio al lattaio, dimostrando vivacità, grande intraprendenza e voglia di lavorare. Nell’agosto del 1961, quando Lucio ha appena 13 anni, a causa delle ristrettezze economiche che attanagliavano la famiglia, i genitori decidono di emigrare a Milano, attratti dall’invito e dalle promesse di lavoro di alcuni compaesani che a Milano risiedevano e lavoravano, e che realmente poi hanno garantito un alloggio a tutta la famiglia e un lavoro al papà Tommaso, alla mamma Anna e a Lucio, il più grande dei sei fratelli Nisi.
Inizia, quindi, nell’agosto 1961, la grande avventura milanese del nostro Lucio. Ma questa storia meneghina inizia già male, perché in Stazione Centrale subisce il furto della valigia “di cartone”… Lucio non si dispera, e comincia immediatamente a lavorare come garzone presso un negozio di frutta e verdura, dove inizia già a percepire i primi guadagni da consegnare alla famiglia e a farsi apprezzare dal titolare e dai clienti per la buona volontà e per la sua vivace e spiccata intelligenza. Tra i clienti del verduraio c’era anche un certo Angelo Moratti, il ricco e famoso petroliere e Patron dell’Inter, a cui Lucio risultò subito simpatico. E per tanti anni, il nostro Lucio ha sempre mantenuto ottimi rapporti con Massimo Moratti e con tutta la famiglia. Questa bella esperienza di garzone del fruttivendolo, si rivelerà dopo alcuni anni per Lucio una risorsa economica sicura, quando deciderà di aprire a sua volta un negozio di frutta e verdura in Via Gulli, in Zona San Siro. Ma prima di questa esperienza come verduraio, Lucio farà altri lavori, tra i quali il venditore di gelati, di patatine e di altri prodotti alimentari in giro per Milano e provincia.
Agli inizi degli anni ’80, quando il suo negozio di frutta e verdura era diventato una bella e vincente realtà commerciale, anche grazie al valido supporto della moglie Silvana, arriva la svolta, che farà cambiare le sorti della sua famiglia, non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto per l’affermazione professionale e sociale che a Milano Lucio concretizzerà grazie al Plastic, la discoteca famosa in tutto il mondo, che sin dai primi anni ’80 e per almeno tre decenni, ha letteralmente dettato legge nel campo musicale, della moda e del costume, contribuendo enormemente a rivoluzionare e modernizzare la mentalità della cosiddetta “Milano da bere”, e proiettando la Capitale del Nord Italia in cima alle classifiche delle grandi capitali europee in campo musicale e culturale.
Dal Plastic di Lucio sono passati i più importanti personaggi dell’Arte Moderna, della fotografia, del Cinema, della Televisione, del Teatro, della Moda, del panorama musicale d’avanguardia a livello mondiale. E di questo mondo che gravitava intorno e all’interno del Plastic, Lucio era ed è sempre stato l’anima e il protagonista assoluto e indiscusso.
E, in tutti questi anni, mentre animava vivacemente le notti milanesi, raggiungendo la fama dei grandi protagonisti, sino a meritarsi la più alta onorificenza meneghina con la consegna dell’Ambrogino d’oro da parte del Comune di Milano, il nostro Lucio ha sempre continuato ad esternare la sua umiltà nei rapporti umani, e ad amare di un amore viscerale la nostra e la sua Villa Castelli, senza mai interrompere quel filo sottile ma resistentissimo e indissolubile che dall’infanzia lo ha sempre tenuto strettamente legato ai suoi parenti e ai tantissimi amici villacastellani, catapultandosi periodicamente nel suo paese d’origine per vivere l’atmosfera della Festa Patronale, o per trascorrere le ferie estive tra il suo trullo della contrada Monte Fellone e il Mar Jonio, o per vivere in famiglia e con gli amici più stretti l’atmosfera del Santo Natale o della Santa Pasqua.
Nel frattempo, Lucio ha sempre elargito tanto bene, sia a Milano che a Villa Castelli, mettendosi generosamente a disposizione di chiunque abbia avuto bisogno per motivi di salute o per problemi di lavoro, o per altre necessità, sacrificando spesso il suo lavoro e il suo sonno, considerato che le sue attività le svolgeva dalla mattina alla notte, tra la delicata gestione del Ristorante “ Le Petit Jardin” e la impegnativa conduzione della Discoteca “Plastic”. Tutto per il bene disinteressato verso il prossimo.
Lucio è stato autentico “figlio di Villa Castelli” sempre e sino alla fine, fino a dettare ai suoi figli e alla moglie l’ultima volontà di essere sepolto nel Cimitero Comunale del suo paese natale, accanto ai suoi genitori prima di lasciarci in quel bruttissimo 16 novembre del 2019.